Dai romanzi alle fiction: il giallo

di Antonia De Martino e Ludovica Stasi

Nella storia della letteratura il genere giallo ha da sempre avuto un forte seguito, affascinando lettori di ogni età e provenienza. La popolarità di questo genere ha permesso che i migliori tra questi romanzi trovassero una seconda vita attraverso adattamenti televisivi di successo. Infatti, nel vasto panorama della fiction televisiva, il giallo ha sempre goduto di grande popolarità e fascino. Questo genere si presta particolarmente bene al formato televisivo: le storie avvincenti incentrate su crimini irrisolti insieme ai detective brillanti e colpi di scena hanno il potere di mantenere gli spettatori incollati allo schermo. La natura episodica delle serie televisive consente inoltre lo sviluppo di trame complesse e la caratterizzazione approfondita dei personaggi nel corso del tempo.
Riportare sullo schermo una storia scritta su carta non è una pratica semplice e soddisfare le pretese dei lettori lo è ancor di meno. Infatti, una delle sfide principali degli adattamenti televisivi è mantenere la fedeltà al materiale originale. Gli sceneggiatori devono necessariamente bilanciale le necessità di rispettare la trama senza stravolgimenti e di ampliare la narrazione per impegnare più episodi esplorando più a fondo i personaggi e le sottotrame. Infatti, negli ultimi anni il genere giallo in TV ha subito dei cambiamenti interessanti: le trame sono diventate ancor più complesse, mescolando gli elementi puramente gialli con altri generi come il dramma, il romance o il thriller psicologico.
Oltre all’intrattenimento, i romanzi gialli hanno avuto un impatto significativo sulla cultura popolare e sulla società stessa, plasmando l’immaginario collettivo riguardo al crimine, alla giustizia e all’investigazione. Grazie alle fiction, l’impatto ha avuto effetti molto più grandi e il pubblico interessato ai romanzi dei giallisti è aumentato notevolmente. Consapevole di ciò, Fedora nel corso della sua attività da associazione militante ha più volte ospitato a Roccapiemonte autori di romanzi che sono stati adattati allo schermo televisivo. È stato il caso di Maurizio De Giovanni quando ha presentato alcuni volumi della serie “I bastardi di Pizzofalcone” o, più recentemente, di Gabriella Genisi con “Lo scammaro avvelenato” che racconta le avventure di Lolita Lo Bosco, protagonista della fiction di punta trasmessa in prima serata su Rai Uno.
Dunque, la trasposizione di un romanzo non è chiaramente qualcosa di banale e scontato: non lo è per gli autori che acquisiscono una nuova notorietà, non lo è per il pubblico del piccolo schermo che ottiene la possibilità di catapultarsi in un mondo che, altrimenti, non avrebbe potuto conoscere e, soprattutto, non lo è per i lettori del libro, che potrebbero vedere concretamente quella storia che aveva preso vita nel loro immaginario.

immagini

articoli correlati

Ripartire da Filottete per un’Europa plurale

di Gaetano Fimiani Alla vigilia delle elezioni europee, tema su cui verteranno anche altri contributi di questo numero, che uscirà tuttavia dopo l’esito delle urne, […]

L’Europa tra passato e presente: nascita di un’idea

di Natalia Zambrano A distanza di poco tempo dal voto per il parlamento europeo dell’8 e 9 giugno scorso, abbiamo deciso di dedicare una riflessione […]

Recensione: Inferno di Dan Brown

di Antonio De Simone Inferno di Dan Brown è un thriller contemporaneo pubblicato nel 2013. Questo romanzo ha suscitato in me grande curiosità e apprensione, […]
chevron-downarrow-left