di Antonia De Martino
“Mentre tutto brucia” è il romanzo d’esordio di Paulina Spiechowicz, nata a Cracovia, vincitore del premio Clara Sereni 2023 e del Premio Speciale Internazionale di Viareggio 2025.
Ostia, estate anni Novanta, Kamil e Beatrice, due fratelli italo-polacchi di 16 e 17 anni, tornano in Italia dalla madre dopo aver passato un anno in Polonia con il padre. Kamil ha sentito la mancanza di Roma, degli amici e soprattutto della madre Viola, una donna volubile, inquieta, reduce da un tentato suicidio ma pronta a riprendersi. Così Kamil, in cerca della propria identità, si tuffa nel “branco del curvone”, un gruppo di ragazzi della periferia romana, calandosi in un personaggio che cela le fragilità e mostra solo forza e muscoli.
A Beatrice, invece, non è mancato nulla dell’Italia e, infatti, una volta tornata fatica a reintegrarsi. Si innamora di Nico, ex-detenuto per spaccio, che vede in lei una possibilità per rinascere, ma il loro rapporto è fragile e tormentato, segnato dalla gelosia, dalla passione e dalla violenza. È solo l’amicizia con Ludovica, ad aiutarla a trovare una boccata d’aria in un contesto così disfunzionale.
Lo stile narrativo scelto dall’autrice è graffiante e diretto: il lettore si scontra con una narrazione ruvida, ricca di dialoghi in romanesco crudo, privo di filtri e che trasmette la durezza di ciò che si sta leggendo. Le descrizioni della periferia e il linguaggio scelto dall’autrice rendono la narrazione autentica e le ambientazioni veritiere. Paulina Spiechowicz tocca temi attuali e di grande impatto se proiettati nella società odierna: l’adolescenza al limite in un ambiente degradato, caratterizzato da droghe e alcool, è una perfetta rappresentazione di un’età carica di desiderio e ribellione che molto spesso costringe a crescere in fretta; la ricerca di identità e radici e il senso di estraneità vissuto da Kamil e Beatrice, mai “abbastanza italiani” o “abbastanza polacchi”; la fragilità familiare, con una madre instabile, un padre assente e due giovani che soffrono l’assenza di un modello adulto stabile.
Mentre tutto brucia è un romanzo di formazione intenso e disturbante, storia di ribellione, amore e speranza in cui l’estate diventa l’epicentro di una metamorfosi personale. Per l’autrice si tratta di un esordio potente, che offre uno sguardo sincero sull’adolescenza multiculturale, sul trauma della crescita, dei conflitti d’identità e dei vissuti familiari difficili. Spiechowicz riesce così a dar vita a personaggi carichi di personalità e profondità psicologica,in grado di lasciare un segno in chi legge. Questo è ciò che rende questa lettura adatta a chi ama libri che scuotono e fanno riflettere.