Recensione: Un destino ridicolo di Fabrizio De André e Alessandro Gennari

di Marco De Simone

Un romanzo breve di fluente poesia, ad un tempo ermetica e limpida, complessa e concreta. Un palcoscenico di vite precarie, vissute a rincorrere il vento di “una libertà assoluta, incomprensibile ed estranea alle nostre spiegazioni”. Tra le righe i protagonisti: sospeso tra sogni vaghi di enorme ambizione e realtà di insoddisfacente routine, troviamo Carlo, pappone indolente dalla virilità sicura; Bernard, invece, uomo vissuto alla ricerca di qualcosa in cui credere, passato dal bene al male, dalla resistenza alla malavita per riscoprirsi intellettuale anarchico. Salvatore, primo in ordine d’apparizione, è un pastore sbarcato a Genova dalla Sardegna, per trovare in Veretta, puttana timida e mesta, una donna di cui mutare il destino, per condurla, però, dalla strada ad una nuova e differente sventura. Maritza, istriana dalla fredda bellezza nordica, troverà in Carlo l’uomo di cui sconvolgere i sogni di maturo adolescente, semplicemente scomparendo.
Opera sublime del cantautore dell’amore nostalgico, di quei ricordi che mutano in arte e dello psicanalista e conduttore televisivo Alessandro Gennari: “Un Destino ridicolo”
Questo è un testamento dagli anarchici ideali e caratterizzato da una composizione frammentaria di biografie: anzitutto quelle degli autori, di cui troviamo in Alessandro e Fabrizio gli alter ego come protagonisti che chiudono la narrazione. E così, tra sesso, amore, errori e relative fughe, tra musica, risse, prostitute e delusioni, si manifesta nelle vite dei protagonisti un destino tutt’altro che risibile ed assai spesso spietato.

articoli correlati

La sopraffazione nella filosofia di Heidegger e dei sofisti

di Luca D’Angelo La sopraffazione è un fenomeno sociale che ha accompagnato la storia umana fin dalle sue origini: l’atto di dominare, opprimere o sfruttare […]

MENTRE TUTTO BRUCIA

di Antonia De Martino “Mentre tutto brucia” è il romanzo d’esordio di Paulina Spiechowicz, nata a Cracovia, vincitore del premio Clara Sereni 2023 e del […]

Kairos significa scelta.

di Gaetano Fimiani C’è stato un tempo in cui si pensava che la storia avesse un senso chiaro, ordinato, finalizzato. Una direzione che ci trascinava, […]
chevron-downarrow-left