Luci sulla città: un giallo travolgente e tanto altro

di Ludovica Stasi

Luci sulla città di Massimiliano Virgilio è un romanzo giallo che intreccia elementi storici e narrativi, spingendo il lettore nella Napoli di fine Ottocento. Questo è un periodo di forti cambiamenti per la città partenopea, sia sociali che politici, che costituiscono l’ambientazione in cui si sviluppano le avventure dal punto di vista sociale e politico, attraverso le avventure di Matilde Serao, un nota giornalista e scrittrice italiana. 

“È questo il progresso, si chiese Matilde, è questa l’Italia unita? Fingere che le cose vadano bene per tutti quindi in realtà vanno bene solo per pochi? Che la luce cada sulla vieta alla stessa maniera, dai giardini di Posillipo alle saittelle della Vicaria? La Belle Époque età una grande recita in cui il governo interpretava la parte dei salvatori e i napoletani quella dei salvati “

La Matilde Serao di Virgilio è una figura che si distingue per la sua forza e determinazione ma che, all’inizio della vicenda, si trova in una situazione di stallo e torpore: criticata dagli uomini per la sua eccessiva audacia e dalle femministe perché troppo sottomessa, come lei stessa racconta. Infatti, A’ Signor, come spesso viene chiamata nel romanzo di Virgilio, è la prima giornalista donna del paese, pronta a sfidare le convenzioni sociali del suo tempo per perseguire la ricerca della verità. Tuttavia, dopo una lunga carriera che l’ha vista diventare l’erede del francese Émile Zola, si trova a dirigere il giornale di cui, apparentemente, il marito è direttore. La trama  si infittisce quando  in un vicolo napoletano viene rinvenuto il cadavere  di un socialista partenopeo con cui lei si era incontrata  pochi giorni prima. 

“Un signore si è addormentato per strada. E le vacche gli hanno cantato la ninna nanna”

Matilde inizia un’inchiesta personale che la porterà a scontrarsi con il marito, il quale cercherà di ostacolare la sua indole da giornalista per preservare i suoi interessi, e, al contempo, a rovesciare autorità e istituzioni inaffidabili e corrotte. 

Punto di forza del romanzo è la descrizione della città, che rende perfettamente rende perfettamente l’idea del periodo storico di trambusto che il popolo napoletano vive. Virgilio, infatti, trasporta il lettore nelle sale da gioco clandestine e nei vicoli più bui della città esaltando la miseria e, al contempo, la speranza della povera gente, che viene profittata da speculatori senza scrupoli. La descrizione è vivida e dettagliata, tanto da rendere Napoli un personaggio a sé stante che si fonde perfettamente con la caratterizzazione di Matilde.

Lo stile narrativo di Virgilio è raffinato e coinvolgente, capace di fondere il romanzo popolare con il genere giallo attraverso un linguaggio fluido e coerente con l’ambientazione della storia. Le descrizioni dettagliate e la profondità dei personaggi contribuiscono a creare un’opera che non solo intrattiene, ma offre anche spunti di riflessione sulle dinamiche sociali e sulle lotte per l’emancipazione femminile dell’epoca.

La tensione narrativa è mantenuta alta fino all’ultima pagina, con un finale che lascia intravedere la possibilità che ci siano altre avventure da vivere per Matilde Serao. Luci sulla città non è solo un romanzo storico o un giallo avvincente, ma anche una riflessione sulla necessità di raccontare la verità in un mondo spesso dominato da menzogne e interessi particolari. La figura di Matilde Serao, con il suo impegno e la sua passione, ci ricorda l’importanza del giornalismo e del suo impegno a servizio della ricerca della verità; e questo è un discorso che dovrebbe riecheggiare anche nella nostra contemporaneità o nel nostro presente. valori quanto mai attuali nel nostro presente.  

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